La cura della parodontite
La cura della parodontite e le risposte alle domande riguardo la malattia
Il compito principale dei denti è la masticazione del cibo. Per questo devono essere ben “fissati”. Il complesso dei tessuti chiamato “il parodonto” è responsabile per il coretto fissaggio dei denti. Gli elementi che formano il parodonto, ovvero le gengive, i collegamenti tra i denti, e la base ossea del dente, sono interconnessi fra loro. I cambiamenti di una qualsiasi di queste parti portano inevitabilmente ai cambiamenti degli altri componenti di questo sistema. La parodontite è definita come un processo infiammatorio e infettivo nei tessuti parodontali, questo tipo di malattia è di carattere comune, secondo le statistiche ne soffre la maggior parte della popolazione. La parodontite di solito colpisce le persone di età media e gli anziani, però negli ultimi anni la malattia si sta diffondendo anche tra i giovani.
Secondo le statistiche mondiali la parodontite è la causa principale della perdita dei denti!
I sintomi della parodontite
La parodontite viene chiamata “l’assassino silenzioso dei denti”, perché nella fase iniziale questo tipo di malattia progredisce senza i sintomi e senza sensazioni dolorose. Di conseguenza i pazienti spesso non prestano attenzione alle gengive che ogni tanto sanguinano. Ma è proprio nella fase iniziale che la malattia può essere curata. I chiari sintomi (i denti che si muovono) appaiono già quando i denti non si possono più salvare. La parodontite trascurata non si può curare completamente, si può solo rallentarne il processo e il suo successivo sviluppo.
Le tipologie di parodontite
A seconda della gravità, la malattia si divide in più tipi:
- Lo stadio leggero. Di solito la malattia comincia con l’infiammazione delle gengive – la gengivite. I sintomi caratteristici sono il gonfiore e l’arrossamento delle gengive, il loro sanguinamento causato dai disturbi meccanici, per esempio durante il lavaggio dei denti o l’assunzione di cibi duri. In questo stadio i tessuti danneggiati sono curabili, perché il processo non ha toccato i collegamenti tra i denti e l’osso gengivale.
- Lo stadio medio. Se non si prendono precauzioni in tempo l’infezione si espande nella profondità della gengiva e distrugge i collegamenti che mantengono i denti al loro posto. La gengiva comincia a ritirarsi e tra essa e la parete dentale si crea una tasca, una fessura nella quale si accumulano i batteri. La profondità di queste tasche può arrivare a 3mm e aumentando fino a 6 mm. Quando aumentano gli spazi tra i denti si manifesta un cattivo odore, le gengive si gonfiano e sanguinano continuamente.
- Lo stadio grave. L’ultimo stadio della malattia porta al recesso delle gengive e i colletti dei denti si scoprono. La profondità delle tasche gengivali arriva a 7-10 mm. I denti diventano particolarmente sensibili, a parte il sangue vengono a crearsi delle secrezioni di pus. L’osso mascellare dove vengono fissati i denti comincia a deteriorarsi. Essi perdono la stabilità, si muovono e poi cadono. In alcuni casi di stadio grave della parodontite può sopraggiungere la febbre e lo stato di salute generale può peggiorare.
Le cause della malattia
La causa principale per la quale la parodontite si manifesta è la scarsa igiene della cavità orale. L’accumulo della placca batterica si trasforma nel tartaro che irrita la mucosa gengivale e provoca l’infiammazione. Questo fattore che provoca la malattia è molto diffuso, ma non è l’unico. Un’altra causa della parodontite può essere il carico sbilanciato sui denti. Può avvenire per via di un morso non corretto e degli spazi non ripristinati nell’arcata dentale. Un brutto sanguinamento delle gengive che spesso viene a crearsi in seguito all’assunzione di cibo prevalentemente morbido e anche per chi fuma. Traumi meccanici alle gengive. Predisposizione ereditaria. Una dieta non bilanciata, deficit di vitamine del gruppo A, B e C, mancanza di calcio. Malattie allergiche e infettive e anche malattie croniche del tratto gastrointestinale e del sistema cardiovascolare ed endocrino.
Diagnosi
- Valutazione clinica (il controllo dei denti e delle gengive assieme al monitoraggio delle tasche e la misurazione della loro profondità, in genere, è sufficiente per ottenere una diagnosi. Le tasche con una profondità superiore a 4 mm risultano in una parodontite)
- Lastra dentale: ortopantomografia, tomografia computerizzata ( per il rilevamento della perdita dell’osso alveolare)
Parodontite: cura
Quando si hanno problemi con i denti e le gengive l’unica cosa che aiuta sono le complesse cure per la parodontite che possono differire in base alla gravità dello stadio della malattia. Ciò include alcuni passi:
- Profilassi
- Cura della parodontite.
La cura della parodontite dipende dal grado di sviluppo della malattia e viene impostato secondo la situazione clinica del singolo paziente. La parte più importante si concentra sulla rimozione del tartaro da sotto la gengiva e sul miglioramento dell’igiene orale, e ciò prescrivendo gli antibiotici, le vitamine e gli antisettici necessari. Con uno stadio avanzato di parodontite è obbligatorio sottoporsi a un intervento chirurgico: curettage delle tasche e chirurgia osteoplastica per la riparazione ossea. Quando la parodontite è dolorosa si raccomanda di utilizzare degli spazzolini con setole rigide che riescono meglio a rimuovere la placca. In un primo momento il sanguinamento delle gengive aumenterà, ma con il tempo le gengive si abitueranno al nuovo regime di pulizia. Un ruolo importante nella profilassi della parodontite è ricoperto da una diagnosi precisa e fatta in tempo. Sottoponetevi alle visite profilattiche del dentista una volta ogni sei mesi. Lo specialista può riconoscere il problema già agli stadi iniziali, prescrivere tempestivamente una cura e anche prevenirne lo sviluppo. Per rimuovere i depositi in modo efficace è obbligatorio sottoporsi a una procedura di pulizia professionale dei denti. E ovviamente il principale metodo di profilassi è un’igiene orale corretta e regolare.
- Rimozione della placca, pulizia del tartaro: ultrasuoni, terapia Vector, laser o con metodi meccanici
- Il corso del trattamento terapeutico – applicazioni di medicamenti, plasmolifting.
- Istruzione del paziente su quelle che sono le pratiche di igiene da seguire
- Riabilitazione della bocca: otturazione di carie, rimozione di denti danneggiati, denti del giudizio, correzione di difetti nella protesi. A questo punto è necessario eliminare le fonti dell’infezione.
- Nelle forme medio-gravi è indicata la chirurgia.
- Correzione del morso, splintaggio dei denti per correggerne la mobilità e prevenirne la perdita.
Parodontite e impianti
Con la parodontite spesso accadono delle situazioni paradossali: la malattia porta alla perdita dei denti, ma ne impedisce anche il recupero. Non si può fissare una protesi su dei denti mobili e indeboliti. L’impianto classico durante la parodontite è spesso possibile, in quanto la malattia comporta una rapida diminuzione della quantità di tessuto osseo, che è necessario per il posizionamento sicuro dell’impianto. Oggi sono disponibili delle tecnologie che permettono di recuperare i denti anche con l’atrofia ossea e i processi infiammatori delle gengive in corso. Gli impianti moderni possono essere installati anche durante la parodontite, grazie alla loro costruzione speciale. La tecnologia “All on 4/6” viene utilizzata attivamente in alcune situazioni cliniche. Gli impianti sono posizionati in quei punti dell’osso mascellare meno soggetti a cambiamenti e la protesi viene posizionata su questi supporti sicuri. In alcuni casi viene anche eseguito un allungamento del tessuto osseo. La durata degli impianti moderni parte da dieci anni e oltre. L’attecchimento è superiore al 95%. È possibile ottenere ulteriori informazioni sull’argomento fissando un appuntamento con gli specialisti di “Denta Vita”.