Rimozione del nervo dentale indolore
Cura

Rimozione del nervo dentale indolore

Una carie avviata oppure un trauma inaspettato possono far sì che si sopravvenga il dolore. All’inizio aumenta la sensibilità al caldo e al freddo, il dolore sopraggiunge quando si mettono le cose in bocca e si morde qualcosa, poi un dolore acuto e tagliente, irradiato nelle tempie e negli orecchi che coinvolge la mascella.

Composizione del dente

Per comprendere come si sviluppa la sindrome del dolore, diamo un’occhiata a come è fatto il dente, che è composto da diversi tipi di tessuti:

  • lo smalto rigido, liscio e solido;
  • Dentina: un tessuto solido ma poroso;
  • La polpa morbida, composta da vasi sanguigni e tessuto nervoso, che si trova nel centro della corona tra i canali dentali. “Il nevo del dente” ovvero la polpa che nutre il tessuto dentale dell’interno e ne permette la rigenerazione.

Quando si infrange l’integrità dello smalto, i batteri entrano nella dentina, nella polpa e nei canali radicolari, e avviano il processo infiammatorio, il quale causa dolore. I pazienti dalla soglia del dolore bassa qui sono già pronti a togliersi il dente malato.

Gli argomenti a favore della devitalizzazione

La devitalizzazione risolve tutti i problemi, ovvero è necessario rimuovere il nervo del dente. Il dente senza polpa diventa sempre più debole, tuttavia può ancora fare il suo dovere per un tempo piuttosto lungo.

Salvare parzialmente la polpa è possibile quando si cura una cavità affetta da carie sulla base di una moderata sensibilità legata all’abbassamento della temperatura. Più spesso si esegue nella stomatologia infantile per la cura dei denti da latte.

In tali casi, quando si sviluppa una periodontite o una pulpite, è indicata solo l’estirpazione totale (rimozione).

Molti fanno questa domanda: rimuovere il nervo fa male?

La rimozione del nervo avviene sotto anestesia totale o locale, in modo che il paziente non provi disagio durante l’operazione. È possibile rimuovere il nervo con l’aiuto del “gas esilarante”, ovvero il protossido d’azoto usato alla clinica Denta Vita.

Come avviene la devitalizzazione del dente

I nostri specialisti svolgono la rimozione del nervo del dente senza arsenico in una sola seduta con l’aiuto del microscopio tedesco Karl Kaps. Per la fase preparativa viene fatta una TAC dentale, in modo da comprendere a pieno la situazione e pianificare la giusta strategia di cura.

Come si svolge l’estirpazione:

  1. Viene somministrata l’anestesia e si applica il cofferdam
  2. Viene forata la corona fino a raggiungere la polpa dentale.
  3. Viene rimosso il tessuto nervoso con degli strumenti speciali. Di tanto in tanto lo spazio operatorio viene lavato con la soluzione di ipoclorito di sodio per la pulizia e la completa eliminazione della polpa. Nel frattempo con gli strumenti endodontici vengono allargati i canali dentali. Questa fase dura circa 30-40 minuti.
  4. L’intero processo si svolge sotto il controllo della TAC dentale e del localizzatore apex in modo da evitare la caduta di materiale dalla cima della radice e soprattutto non permettere che il canale radicolare venga riempito completamente!!!
  5. Nell’ultima fase il dente viene asciugato e sigillato con la pasta ermetica e la guttaperca. Infine viene posizionata un’otturazione permanente fotopolimerica.

La rimozione del nervo del dente: conseguenze

In genere il dente devitalizzato non duole. Le ragioni di un disagio sopraggiungente dopo molto tempo vanno ricercate nei tessuti connettivi oppure in un’operazione di scarsa qualità durante la rimozione e la sigillatura dei canali.

1. Il dente morto fa male

Tutti sperimentano delle sgradevoli sensazioni durante i primi 2-3 giorni successivi alla procedura. Ciò è dovuto al fatto che, indifferentemente dalla mancanza del nervo nei canali, nei tessuti, nei denti circostanti, rimangono delle terminazioni nervose sensibili. Con il tempo anche esse perdono la capacità di ricevere segnali.

2. Il dente senza nervo fa male quando lo si preme

Se il dolore compare dopo diverso tempo dalla rimozione, è necessario prestare attenzione allo stato delle gengive o dei seni mascellari. In seguito a un’infiammazione del seno mascellare, vengono a formarsi dei grappoli purulenti nei seni paranasali e i denti della fila superiore cominciano a far male. Durante una gengivite, la colonia di batteri che si sviluppa per la parodontosi danneggia il collegamento fra denti e gengive. Sotto la gengiva viene a crearsi un ascesso che preme sui tessuti circostanti e fa dolere il dente morto.

Un disagio costante durante la masticazioni può essere dovuto a un’otturazione troppo alta, che sollecita eccessivamente i legamenti che tengono il dente nell’alveolo.

3. Fa male dopo un mese dalla rimozione del nervo

Se dopo un mese dall’estirpazione vi sono dolori, ciò può essere legato a:

  • un’infezione del canale, che provoca un’infiammazione in seguito a un’otturazione non ermetica, una pulizia di scarsa qualità o per via della penetrazione delle particelle dei corpi estrani.
  • una reazione allergica al materiale usato per l’otturazione;
  • ciò che accade è l’infiammazione del nervo dentale a causa della sua rimozione non completa;
  • La malattia del dente adiacente nel quale si sviluppa una forte infiammazione ( può essere simile all’infiammazione del nervo trigemino dopo che il dente è stato curato).

La sensazione di malessere può essere causata dall’infiammazione della radice dentale senza nervo in seguito alla sua perforazione o la cura eseguita in maniera non idonea.

Una situazione simile può essere accompagnata dalla febbre alta e il gonfiore alla guancia o alla gengiva. Per sedare l’ascesso meglio non aspettare e rivolgersi subito allo studio dentistico.

Devitalizzare il dente senza dolore è possibile nell’ambiente dello studio Denta Vita. I migliori specialisti sono a vostra disposizione per risolvere il vostro problema con attenzione e in maniera qualificata. Le tecnologie e le attrezzature all’avanguardia, le conoscenze e l’esperienza dei nostri specialisti sono la garanzia di un trattamento di qualità senza dolore e disagi.